Chi lo ha conosciuto sa che mio padre aveva problemi di vista e, pur avendo accettato cio' con rassegnazione e positivita', nel suo cuore ne risentiva molto. Di seguito la prefazione ad una sua poesia che tratta di cio', seppur indirettamente.
"Anche quest'anno (Gennaio 1992) sono andato con i soliti amici a sciare. L'ennesima settimana bianca, abbiamo scelto di nuovo Salice d'Ulzio in Piemonte, dove gia' in precedenza avevamo fatto due settimane bianche in due anni consecutivi.
Anche quest'anno siamo stati bene, ma ho trovato delle difficolta' vuoi per il peggiorare della vista, vuoi perche' ho compiuto 66 anni. Per l'occasione ho scritto alcuni versi su Salice d'Ulzio, ... mi sono venuti spontanei."
Salice D'Ulzio mio
per cio' che mi riguarda
io debbo dirti addio !..
..
Cosa posso farci ?..
Sperare, sperare, sperare,
che anziche' un addio,
sia un arrivederci ...!
..
Le piste tue splendenti
di colore immacolato
sono ricordi ardenti
di un magico passato.
..
Vedro' ancor quell'aurora
che sboccia dietro ai monti
e poi accarezza i tetti
candidi e innevati
e l'ombra degli abeti
che al sussurrio dei venti
sembrano animati ..?.
..
Vedro' ancora il campanile
della tua chiesetta
di San Giovan Battista
che col suo superbo stile
sui bianchi tetti svetta
e il cuor d'ognun conquista..?
..
In questo mondo ansioso e pieno
di tanta frenesia
una cosa solo mi rattrista:
a volte si trascura o viene meno
la cosa piu' bella che ci sia
il bello della vista ....!
..
Quella vista che appaga il cuore
lo spirito, la mente e le pupille
il bearsi della vista
di tante cose belle.!
..
Oh..! Salice D'Ulzio mio
che il cuor mi rallegrasti
con semplice bellezza
vorrei non dirti addio
lo spero a tutti i costi
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