Premessa (anch'essa scritta da mio padre) della poesia:
"Io sono stato (e lo sono
tutt'ora) un appassionato di sci, sono sempre andato con i miei a fare le
settimane bianche un po' dappertutto. Quasi sempre le settimane bianche si sono
fatte insieme ai parenti piu' stretti, oltreche' con alcuni cari amici, e ci
siamo quasi sempre organizzati con un pulmann con il quale partivamo tutti
insieme.
Un anno, al seguito del riacutizzarsi della mia malattia agli occhi,
non sono andato a sciare. Ho un po' sofferto per questa rinuncia: ero solito
andare con Peppino, marito di mia nipote Norena, che di solito sul pulmann
cantava "un vecchio frac", poi c'era Adone, il mio amico colonnello
(ora Generale) dell'Aeronautica Militare, che era solito raccontare barzellette
"spinte", poi c'era Ernesto, che sempre dopo aver fatto una
"caciara" d'inferno si addormentava sulla mia spalla, dato che sedeva
sempre vicino a me.
Poi c'era Sandro Camilli, un mio carissimo amico, che durante il
viaggio mangiava sempre e poi si addormentava russando leggermente. Poi c'era
Fabrizio, mio nipote (il figlio di Norena), che sulle piste si buttava a
capofitto e correva come un razzo.... .
Rinunciare a tutto questo, per la prima volta dopo tanti anni, e' stato
per me molto doloroso, una notte ho fatto un sogno che mi ha ricordato tutto
questo, e mi e' venuta l'ispirazione di scrivere in versi e di raccontare il
mio sogno.
Scritta la poesia, l'ho spedita ad ognuno di loro e ci siamo poi
divertiti tutti insieme a leggerla.
E' stata la prima di una lunga serie....."
UNA
GITA IN MONTAGNA
Debbo dirti una cosa amico mio,
stavolta Vi ho fregati !
ieri a sciare c'ero anch'io;
siamo partiti la sera
avanti,
io Giuseppe Silvia e
Caterina
tutti insieme con il
pulman,
destinazione, una
montagna qua vicina.
Il viaggio e' stato bello, per un po' si e'
cantato
allegri felici e spensierati,
ad un certo punto mi ha colpito un ritornello
cantato da qualcuno a bassa voce..."un
vecchio frac"
era girato di spalle, ho esitato un momento poi
ho gridato:
"Tu sei Peppino!"
"No !" mi ha
risposto voltandosi ....
non era lui infatti,
era solo un ragazzino.
Il viaggio e' proseguito tra risate e risatine
sul sedile davanti al mio c'era un signore,
dal dialetto direi un toscano, un gran
simpaticone,
che raccontava barzellette piccanti e salatine,
e tutti a ridere a
crepapelle..
"stavolta non mi
sbaglio" mi son detto,
l'ho preso per le
spalle,
l'ho girato prima
lentamente e poi con uno strattone,
ho gridato forte,
"mo' se hai coraggio nega,
nega che tu sei Adone !"
"Mi dispiace" mi ha detto quello
"io so' un altro!."
e .. vedendo la mia faccia contrita e un po'
delusa
c'e mancato poco che mi chiedesse scusa.
Che figuraccia ! mi
son messo a sedere buono buono zitto zitto
"un'altra magra
come questa" mi son detto "e sono bell'e fritto!"
Sul pulman e' scesa la calma un po' su tutto
c'era chi dormiva e chi sonnecchiava,
solo dietro di me uno mangiava,
mangiava mangiava ma di brutto ...
... poi ad un certo
punto si e' fermato, si e' dato un'assestata
e trovata la posizione
adatta si e' presto addormentato
russando leggermente
come un angelo beato!
"Ssss ! questo e'
Sandro" mi son detto "non
ci son dubbi!.."
Piu' dietro ancora c'e' Tullietto, Agostino, Mauro e Federico
li ho lasciati dormire, non li ho disturbati
ma ho provato una gioia, una gioia che non Vi
dico!..
C'eravate tutti! chi avanti chi indietro chi da
parte
io come sempre a sinistra vicino al finestrino.
Ma chi c'era alla mia
destra, proprio a me attaccato
che sopra la mia
spalla si era addormentato.?..
Ma certo ! era Ernesto, il nipotino
che dopo aver
strillato e parlato ad alta voce si era calmato
stanco poveretto
e si era addormentato
come un angioletto!.
...A questo punto l'autista - 'sto moriammazzato
- ha fatto una
frenata che ha svegliato tutti, e Voi siete
spariti:
pure io mi ero svegliato,
avevo fatto un sogno, c'ero solo io con Silvia
Giuseppe e Caterina
e in mezzo a sconosciuti mi sono ritrovato.
Il viaggio e'
proseguito fino all'albergo e qui io e i miei,
infilati gli scarponi
e con gli sci sulle spalle
siamo andati sulle
piste che speravamo belle.
Son partito come un razzo, altro che bella !
la pista era un incanto, larga perfetta
favolosa,
"rispetto a quelle degli altri anni"
mi son detto
"e' tutta un'altra cosa!."
Scendevo leggero,
veloce, a destra e a sinistra,
a sci uniti che
parevano incollati,
con movimenti
perfetti, precisi e controllati.
"So' proprio
forte" mi son detto " rispetto alle altre volte,
quest'anno son
perfetto!"
....ma.. per quanto andassi forte mi e' passato
avanti un tizio
che scendeva a 100 all'ora, mi e' venuto
spontaneo di gridare:
"aspettami Fabrizio !!..."
Quello ha fatto una frenata, si e' bloccato, si
e' girato,
era un maestro di sci che m'ha guardato,
"Le occorre qualche cosa?" mi ha
chiesto,
"Porcaccia !!?!.. Ho risbagliato!" e
di nuovo ho chiesto scusa...
..... ad un certo
punto c'e' stato un botto, un rumore assordante
di un motorino che
passava per la via,
questa volta mi son
svegliato per davvero
e mi sono ritrovato
dentro casa mia!.
Ho aperto la finestra
e gli ho detto: "A disgraziato!..
Si puo' sapere che
combini?"
e quello ... "Ma
che voi! non vedi? ..so' cascato!!"
"Lo vedo"
dico io "ma a me m'hai rovinato!.."
e lui come niente
..."ma vammoriammazzato!!!!..
E' stato solo un sogno, anzi un sogno nel sogno,
"ho solo sognato" mi son detto,
ho chiuso la finestra, mi sono asciugato una
lacrima ...
...diciamo una!..
e... son tornato a letto.
Se al richiamo delle
cose
belle e care non si e'
sordi
non resta, ahime',
altro da fare
che riporle
nel
magico cassetto dei ricordi!.
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