domenica 24 novembre 2013

La settimana bianca

Premessa (anch'essa scritta da mio padre) della poesia: 

"Io sono  stato (e lo sono tutt'ora) un appassionato di sci, sono sempre andato con i miei a fare le settimane bianche un po' dappertutto. Quasi sempre le settimane bianche si sono fatte insieme ai parenti piu' stretti, oltreche' con alcuni cari amici, e ci siamo quasi sempre organizzati con un pulmann con il quale partivamo tutti insieme.

Un anno, al seguito del riacutizzarsi della mia malattia agli occhi, non sono andato a sciare. Ho un po' sofferto per questa rinuncia: ero solito andare con Peppino, marito di mia nipote Norena, che di solito sul pulmann cantava "un vecchio frac", poi c'era Adone, il mio amico colonnello (ora Generale) dell'Aeronautica Militare, che era solito raccontare barzellette "spinte", poi c'era Ernesto, che sempre dopo aver fatto una "caciara" d'inferno si addormentava sulla mia spalla, dato che sedeva sempre vicino a me.
Poi c'era Sandro Camilli, un mio carissimo amico, che durante il viaggio mangiava sempre e poi si addormentava russando leggermente. Poi c'era Fabrizio, mio nipote (il figlio di Norena), che sulle piste si buttava a capofitto e correva come un razzo.... .

Rinunciare a tutto questo, per la prima volta dopo tanti anni, e' stato per me molto doloroso, una notte ho fatto un sogno che mi ha ricordato tutto questo, e mi e' venuta l'ispirazione di scrivere in versi e di raccontare il mio sogno.

Scritta la poesia, l'ho spedita ad ognuno di loro e ci siamo poi divertiti tutti insieme a leggerla.
E' stata la prima di una lunga serie....."

UNA GITA IN MONTAGNA

Debbo dirti una cosa amico mio,
stavolta Vi ho fregati !
ieri a sciare c'ero anch'io;

siamo partiti la sera avanti,
io Giuseppe Silvia e Caterina
tutti insieme con il pulman,
destinazione, una montagna qua vicina.

Il viaggio e' stato bello, per un po' si e' cantato
allegri felici e spensierati,
ad un certo punto mi ha colpito un ritornello
cantato da qualcuno a bassa voce..."un vecchio frac"
era girato di spalle, ho esitato un momento poi ho gridato:

"Tu sei Peppino!"
"No !" mi ha risposto voltandosi  ....
non era lui infatti, era solo un ragazzino.

Il viaggio e' proseguito tra risate e risatine
sul sedile davanti al mio c'era un signore,
dal dialetto direi un toscano, un gran simpaticone,
che raccontava barzellette piccanti e salatine,

e tutti a ridere a crepapelle..
"stavolta non mi sbaglio" mi son detto,
l'ho preso per le spalle,
l'ho girato prima lentamente e poi con uno strattone,
ho gridato forte, "mo' se hai coraggio nega,
                       nega che tu sei Adone !"

"Mi dispiace" mi ha detto quello "io so' un altro!."
e .. vedendo la mia faccia contrita e un po' delusa
c'e mancato poco che mi chiedesse scusa.

Che figuraccia ! mi son messo a sedere buono buono zitto zitto
"un'altra magra come questa" mi son detto "e sono bell'e fritto!"

Sul pulman e' scesa la calma un po' su tutto
c'era chi dormiva e chi sonnecchiava,
solo dietro di me uno mangiava,
mangiava mangiava ma di brutto ...

... poi ad un certo punto si e' fermato, si e' dato un'assestata
e trovata la posizione adatta si e' presto addormentato
russando leggermente come un angelo beato!
"Ssss ! questo e' Sandro" mi son detto "non ci son dubbi!.."


Piu' dietro ancora c'e' Tullietto, Agostino, Mauro e Federico
li ho lasciati dormire, non li ho disturbati
ma ho provato una gioia, una gioia che non Vi dico!..
C'eravate tutti! chi avanti chi indietro chi da parte
io come sempre a sinistra vicino al finestrino.

Ma chi c'era alla mia destra, proprio a me attaccato
che sopra la mia spalla si era addormentato.?..
Ma certo ! era Ernesto, il nipotino
che dopo aver strillato e parlato ad alta voce si era calmato
stanco poveretto
e si era addormentato come un angioletto!.

...A questo punto l'autista - 'sto moriammazzato - ha fatto una
frenata che ha svegliato tutti, e Voi siete spariti:
pure io mi ero svegliato,
avevo fatto un sogno, c'ero solo io con Silvia Giuseppe e Caterina
e in mezzo a sconosciuti mi sono ritrovato.

Il viaggio e' proseguito fino all'albergo e qui io e i miei,
infilati gli scarponi e con gli sci sulle spalle
siamo andati sulle piste che speravamo belle.

Son partito come un razzo, altro che bella !
la pista era un incanto, larga perfetta favolosa,
"rispetto a quelle degli altri anni" mi son detto
"e' tutta un'altra cosa!."



Scendevo leggero, veloce, a destra e a sinistra,
a sci uniti che parevano incollati,
con movimenti perfetti, precisi e controllati.
"So' proprio forte" mi son detto " rispetto alle altre volte,
quest'anno son perfetto!"

....ma.. per quanto andassi forte mi e' passato avanti un tizio
che scendeva a 100 all'ora, mi e' venuto spontaneo di gridare:
"aspettami Fabrizio !!..."
Quello ha fatto una frenata, si e' bloccato, si e' girato,
era un maestro di sci che m'ha guardato,
"Le occorre qualche cosa?" mi ha chiesto,
"Porcaccia !!?!.. Ho risbagliato!" e di nuovo ho chiesto scusa...

..... ad un certo punto c'e' stato un botto, un rumore assordante
di un motorino che passava per la via,
questa volta mi son svegliato per davvero
e mi sono ritrovato dentro casa mia!.
Ho aperto la finestra e gli ho detto: "A disgraziato!..
Si puo' sapere che combini?"
e quello ... "Ma che voi! non vedi? ..so' cascato!!"
"Lo vedo" dico io "ma a me m'hai rovinato!.."
e lui come niente ..."ma vammoriammazzato!!!!..



E' stato solo un sogno, anzi un sogno nel sogno,
"ho solo sognato" mi son detto,
ho chiuso la finestra, mi sono asciugato una lacrima ...
...diciamo una!..
e... son tornato a letto.


Se al richiamo delle cose
belle e care non si e' sordi
non resta, ahime', altro da fare
che riporle
                                 nel magico cassetto dei ricordi!.

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